Dettaglio

18/02/2016

“Linea Gotica“ e “Salame Piccante” al Sassolungo

di Titus Prinoth

È il 14 giugno e la stagione estiva 2015 è appena iniziata. Come alpinisti, questo è un momento in cui non si è ancora al top della forma, la resistenza è limitata e anche psicologicamente si ha ancora qualche problema a rimettere le proprie vite nelle mani dei cosiddetti friend. Abbiamo però già qualche breve tratta alle spalle e ormai è ora di cimentarsi in qualcosa di più grande e difficile.

Aaron ed io optiamo per la “Linea Gotica”, una via sulla parete nord-occidentale del Sassolungo, aperta per la prima volta dai gardenesi Ivo Rabanser e Stefan Comploi nell’estate del 2001. Si trova nella parte più a destra, dove l’ambiente alpino è caratterizzato dall’alternanza impressionante di gole e fessure.

Dopo aver scalato i primi metri, non abbiamo idea che stiamo per realizzare la prima ripetizione. Ci lasciamo trasportare verso l’alto dalla bellezza delle fessure del livello inferiore, fino a raggiungere la “dorsale” di mezzo.


Segue poi una traversata, fino a raggiungere il cosiddetto “Sonnenpfeiler”. E in effetti l’ultimo tratto di questa via meravigliosa lo scaliamo sotto il sole raggiante del pomeriggio. Una volta giunti in vetta, ripercorriamo la via nella nostra testa, assaporando la sensazione di essere là in alto e tutto lo splendore del calore estivo.

È di nuovo venerdì sera e, come sempre, ci incontriamo in un bar accogliente per pianificare le attività alpinistiche dei giorni successivi.
Io e Aaron siamo alla ricerca di una tratta difficile sì, ma non estrema: l’inverno non la fa ancora da padrone, così la nostra scelta cade sulla via di Ivo Rabanser, Stefan Comploi e Roman Senoner, il “Salamino Piccante” sulla torre Salame.

Sappiamo che sul Sassolungo non c’è quasi più neve e quindi che l’unica ulteriore difficoltà sarà il freddo. All’alba del 13/12/2015 ci mettiamo in cammino per il Monte Pana, dove ci attende una salita di 2 ore.

Dopo il primo tiro di corda, che per via del freddo è sempre il peggiore, proseguiamo velocemente. Nel giro di poco saliamo l’ultimo, semplice tiro ed è un vero peccato realizzare di aver già passato i pezzi più complessi poco dopo aver trovato un buon passo.


Finalmente possiamo gustare pienamente la splendida rupe del Salame. Ma le giornate sono brevi in questa stagione e ben presto è già ora di affrontare la lunga discesa.

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