Dettaglio

16/11/2011

110 anni fa: Tofana di Rózes parete sud

di Ivo Rabanser

Nei primi anni del 1900 un personaggio molto conosciuto ha contribuito particolarmente alla valorizzazione delle Dolomiti. Antonio Dimai, un apprezzata guida alpina e un audace alpinista, scalò con determinazione e prudenza e con le condizioni alpine di quel tempo le vette con turisti stranieri senza gran problemi.

Con le contesse ungheresi Ilona e Rolanda di Eötysös (figlie del rinomato fisico Roland von Eötyös, che come ministro dell’istruzione riformò le scuole nel suo paese, insegnando anche matimatica) scalò Dimai, sostenuto dal collega Agostino Verzi e Giovanni Siorpaès, per la prima volta la Tofana di Rozés. Dimai assunse la guida del gruppo e fece fronte al groviglio di gole e pareti rocciose ripide e pericolose. “Bisogna avere la via in testa” – così l’alpinista. Perché per scalare in maniera corretta e agile una parete senza perdere tempo inutile bisogna visionare il percorso e la roccia a fondo. Le sorelle Eötyos misero in palio un premio di 3000 fiorini per chi fosse riuscito a riscalare la stessa via. La via per la parete sud della Tofana di Rozes fino ad oggi è una via classica e molto conosciuta nelle Dolomiti.

Antonio Dimai (1866 – 1948) guida alpina di Cortina D’Ampezzo famosa nel periodo della Prima Guerra Mondiale e scalò come prio la parete sud della Tofana di Rózes nell’estate 1901 con le contesse Ilona e Rolanda di Eötyös.

 

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